“L’anno della mia morte era iniziato bene. Ero riuscito ad accomodare e a ripiegare certe ambizioni dolorose e mi ero messo diligentemente a seguire il flusso delle cose che capitavano. Lavoravo in una piccola casa editrice che pubblicava libri di spiritualità e filosofia. Il lavoro mi piaceva e pagava l’affitto di una camera in un appartamento pieno di libri a San Giovanni da cui, se mi sporgevo abbastanza dalla finestra del salotto rischiando di cadere nel giardino condominiale, riuscivo a vedere un pezzetto di cattedrale. Da qualche tempo avevo cominciato ad andarmene in giro per Roma, da solo, a scoprire cose che la memoria di tutti aveva dimenticato. Non avrei mai potuto immaginare che, mentre per la prima volta mi pareva di vivere una vita tranquilla, senza bruschi stordimenti dell’animo, il destino preparava per me un viaggio. Un viaggio di ritorno attraverso il mondo dei morti”.
IL PRIMO ESORDIENTE ITALIANO PUBBLICATO DA ATLANTIDE, PER UN ROMANZO FUORI DALLE MODE, SCRITTO CON LA MAESTRIA DI UN GRANDE NARRATORE.
Libro dei fulmini è un romanzo potente e assolutamente a sé nella scena narrativa italiana contemporanea. Un viaggio che conduce il lettore in un’immersione vertiginosa attraverso i tempi e i segreti di Roma. Un viaggio lungo le tracce di un antichissimo culto dei fulmini e dei luoghi segnati dalle saette cadute sull’Urbe, che arriva al regno dell’oltretomba e di nuovo qui, nella terra dei vivi, o almeno di chi si crede tale.
Scandito da uno stile aspro e ritmato idealmente basato sulla tradizione romana arcaica delle scienze augurali e interamente tramato su fonti latine antiche, il Libro dei Fulmini è allo stesso tempo una storia avvincente di morte e rinascita che si snoda tra due dimensioni e due mondi, e un originale e sorprendente romanzo di formazione tra storia, filosofia ed esoterismo.